Il legno è un materiale, da sempre, largamente utilizzato sia per la realizzazione di tetti e soffitti, che per mobili e arredi, per le sue ottime qualità. Tuttavia, se non curato nel tempo, può riservarci spiacevoli sorprese.
Il legno, infatti, è un materiale vivo, e, pertanto, può essere costantemente soggetto ad attacchi da parte di agenti infestanti, come i tarli.
Purtroppo, non esistono specie legnose più resistenti all’attacco dei tarli rispetto ad altre, pertanto qualunque tipo di legno è potenzialmente a rischio di infestazione.
É possibile non rinunciare a questo materiale, senza rischiare di ritrovarci i tarli in casa?
Esistono soluzioni per proteggere il legno, prevenire le infestazioni, e impedire, così, ai tarli di attaccare travi e mobili?
Indice degli argomenti
- I trattamenti antitarlo protettivi
- Perché i prodotti antitarlo non sono efficaci su legno già infestato?
- Prodotti antitarlo: ottimi ed efficaci per la prevenzione e la conservazione del legno
- Trattamenti antitarlo protettivi come ordinaria manutenzione del legno
- Quali sono i prodotti antitarlo più adatti?
- Come proteggere i soffitti con travi e capriate dai tarli
- Come proteggere i mobili dai tarli
- Norme base per la corretta conservazione del legno
- Conclusioni

I trattamenti antitarlo protettivi
È possibile proteggere il legno dagli attacchi dei tarli con dei trattamenti preservanti, mediante l’utilizzo di buoni prodotti antitarlo professionali.
La reale funzione dei prodotti antitarlo, infatti, è proprio quella preventiva e protettiva.
Quando il legno presenta già attività di tarlo, il prodotto non è uno strumento adatto per risolvere l’infestazione, ma, al contrario, è un ottimo alleato, quando il legno non è ancora infestato.
Dunque, è importante distinguere se è necessario un intervento curativo o protettivo.
Perché i prodotti antitarlo non sono efficaci su legno già infestato?
Quando i soffitti o i mobili presentano già tracce di attività di tarli, i prodotti antitarlo, purtroppo, non sono una soluzione per eliminare il problema in maniera garantita.
Il composto, infatti:
- non è in grado di penetrare per tutto lo spessore del legno sul quale viene applicato, ma solo per qualche millimetro. Di conseguenza, non riesce a raggiungere le larve presenti più in profondità;
- non ha la capacità di colpire le uova, che, ben protette dal loro guscio, non lo assorbono in alcun modo.
Il prodotto riesce ad intercettare solo le larve di tarlo, che si trovano in prossimità delle superfici, e gli adulti, al momento dello sfarfallamento. Questi, infatti, si nutrono di parti di legno imbibite di prodotto e non sopravvivono.
Tale procedura, dunque, dà una risoluzione solo parziale al problema, in quanto tutte le altre larve che si trovano più in profondità e le uova non colpite continueranno indisturbate il loro sviluppo e manifesteranno la loro presenza nei mesi o nelle stagioni successive, al raggiungimento della maturità.
In questi casi, dunque, è necessario intervenire con metodi di bonifica radicale, che siano in grado di colpire e, quindi, eliminare tutte le forme biologiche di tarlo presenti.
Tra questi sono consigliati il sistema antitarlo ad aria calda per i soffitti in legno e il microonde per mobili e arredi.

Prodotti antitarlo: ottimi ed efficaci per la prevenzione e la conservazione del legno
Al contrario, quando, dopo un’attenta analisi dello stato del legno, si evince che non vi sono infestazioni attive, i prodotti antitarlo sono molto utili per i trattamenti preservanti protettivi.
In questo caso, lo scopo è rendere il legno inattaccabile e inappetibile ai tarli.
Questo tipo di trattamento, infatti, prevede l’applicazione di un buon prodotto antitarlo professionale sulle superfici del legno. Così, se un tarlo adulto dovesse avvicinarsi al legno trattato, non riuscirebbe a depositare le uova, perché troverebbe una condizione inospitale e non adatta per il presieguo della specie e lo sviluppo del suo ciclo riproduttivo.
In questo modo, è, dunque, possibile rendere il legno resistente all’attacco dei tarli, aumentando la sua durabilità.
Noi stessi annoveriamo, tra le nostre procedure, la messa in protezione delle strutture.
Ai trattamenti antitarlo radicali è affidato il compito di eliminare tutte le forme biologiche di tarli presenti e, dunque, di risolvere l’infestazione attiva.
In aggiunta, al termine di tali procedure di bonifica, è buona norma integrare anche un trattamento protettivo, al fine di impedire, a possibili tarli provenienti dall’esterno, di reinfestare le strutture sanificate, e conservare, così, il legno correttamente.
Trattamenti antitarlo protettivi come ordinaria manutenzione del legno
É importante entrare nell’ottica che il legno va curato costantemente nel tempo.
Pertanto, è utile predisporre i trattamenti antitarlo protettivi come semplice e ordinaria manutenzione del legno, per prevenire ed evitare di incorrere in tali spiacevoli contaminazioni.
I prodotti antitarlo professionali hanno un’efficacia che dura all’incirca un paio d’anni, pertanto, può essere sufficiente predisporre l’applicazione di un preservante ogni due anni, al fine di assicurare una corretta copertura ed impedire ai tarli di insediarsi, soprattutto nei casi in cui il materiale aveva già subìto in passato attacchi infestanti.
Quali sono i prodotti antitarlo più adatti?
Sul mercato sono presenti diversi tipi di prodotti antitarlo con differenti consistenze. Possiamo, infatti, trovare i tipici prodotti antitarlo liquidi, in spray o in crema.
Ma sono tutti dei buoni prodotti?
Innanzitutto, non è la consistenza a fare di un prodotto antitarlo un buon prodotto. La scelta della consistenza del prodotto, infatti, è legata, più che altro, alle modalità di applicazioni più idonee, in base al tipo di manufatto da proteggere.
Un buon prodotto antitarlo, per essere tale, deve rispettare specifiche caratteristiche e normative.
In generale, l’uso del prodotto chimico è un argomento molto delicato e ampiamente dibattuto, perché, in passato, si utilizzavano dei prodotti chimici altamente tossici per l’uomo e per l’ambiente.
A ben ragione, sono subentrate delle leggi specifiche, che hanno regolamentato l’uso dei prodotti e ancora oggi, continuano ad essere emesse delle normative sempre più severe e aggiornate, al fine di arginare il rischio di utilizzare composti potenzialmente pericolosi.
Per prima cosa, è, quindi, necessario verificare che il prodotto utilizzato sia immesso regolarmente sul mercato e rispetti tutti i requisiti e gli standard ben precisi su efficacia preventiva e sicurezza di impiego e tossicità, come prevede la normativa vigente.
Per i trattamenti di prevenzione, noi stessi utilizziamo un composto professionale inodore e incolore, che rispetta tutte le normative previste, come da regolamento europeo n. 528/2012, testato e certificato da diverse Università e autorizzato dal Ministero della Sanità.
Inoltre, un prodotto antitarlo per essere considerato buono e affidabile:
- deve contenere principi attivi efficaci per svolgere una corretta azione preventiva e protettiva contro tarli e parassiti,
- deve svolgere un’azione nutriente per il legno,
- non deve rilasciare cattivi odori e non deve sviluppare gas nocivi,
- non deve ungere e non deve rilasciare residui,
- non deve danneggiare rivestimenti e lucidature a cera o a gommalacca,
- non deve aggredire vernici e colle,
- non deve essere corrosivo.
A seconda del tipo di manufatto da proteggere e preservare, sono previste differenti modalità di applicazione dei composti protettivi.

Come proteggere i soffitti con travi e capriate dai tarli
Nella maggior parte dei casi, i soffitti in legno sono realizzati con travi e tavole grezze, e, quindi, non verniciate.
Nei casi in cui, però, le travi dovessero presentare vernici, è importante fare una preventiva verifica per assicurarsi che non vi siano problemi di incompatibilità tra le sostanze.
Accertata la possibilità di procedere, il metodo generalmente più idoneo e rapido, per gli interventi protettivi su travi e pavimenti, è quello dell’impregnazione per irrorazione.
Trattare una copertura molto vasta con il metodo a pennello, infatti, oltre a richiedere un eccessivo tempo di lavorazione, non permette un buon assorbimento del disinfestante nelle fessurazioni del legno.
L’impregnante, applicato, invece, con idonea strumentazione, raggiunge, per irrorazione, tutte le superfici interessate dal trattamento in tempi rapidi.

Come proteggere i mobili dai tarli
Per una corretta protezione di mobili e piccoli oggetti d’arredo, invece, si suggerisce di:
- effettuare una regolare pulizia del mobilio,
- applicare, per una o due volte all’anno (a seconda del tipo di prodotto utilizzato), un composto antitarlo in crema o della cera d’api. Questi nutrono il legno, lo lucidano e lo rendono inappetibile agli insetti.
È importante che tali passaggi siano effettuati su tutte le parti dei mobili, sia esterne che interne.
Inoltre, nei casi in cui abbiamo dei mobili che hanno già ospitato i tarli in passato e sono stati sottoposti a trattamenti definitivi, come il microonde, è utile effettuare la chiusura dei fori di sfarfallamento presenti, al fine di non lasciare possibili vie di accesso per nuovi tarli.
I fori di sfarfallamento, infatti, sono di uscita dei tarli adulti. Tuttavia, possono rappresentare un idoneo spazio per la deposizione di nuove uova da parte di tarli provenienti dall’esterno.
Norme base per la corretta conservazione del legno
Per ottenere un’efficace prevenzione, al fine di scongiurare attacchi di tarli sul legno, è sufficiente seguire delle semplici norme di base, che ci consentiranno di conservare il legno correttamente e a lungo come:
- effettuare regolarmente la pulizia degli ambienti,
- arieggiare spesso le stanze, al fine di mantenere corretti parametri di temperatura, umidità e ventilazione degli ambienti. L’eccessiva umidità, infatti, favorisce l’insediamento degli insetti,
- favorire la luminosità degli ambienti con l’apertura di finestre,
- prima di inserire nuovi mobili o elementi in legno, esaminarli sempre e controllare che non presentino tracce di infestazione da tarlo (come fori), in quanto, nella stagione dello sfarfallamento, i tarli adulti uscenti dai mobili infestati, possono depositare nuove uova su altri mobili e strutture presenti nello stesso ambiente.
Conclusioni
Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione svariati mezzi per combattere il problema dei tarli. Bisogna solo imparare a farne un corretto utilizzo.
Pertanto, per prima cosa, è importante distinguere se il tetto e i mobili in legno presentano già infestazione da tarli.
Se vi sono infestazioni attive, è necessario intervenire con sistemi antitarlo curativi professionali, per rimuovere gli insetti presenti.
Diversamente, se il legno si presenta libero da infestazioni, è importante intraprendere delle azioni protettive, al fine di prevenire possibili attacchi che possono danneggiare i nostri manufatti.
Se hai necessità di curare o proteggere i tuoi soffitti e i tuoi mobili in legno, affidati a mani esperte: contattaci e ti consiglieremo le soluzioni più idonee.