Scoprire che un soffitto è stato attaccato dai tarli è un problema abbastanza diffuso.
Le infestazioni possono essere provocate da piccoli tarli, che creano fori sulle superfici del legno, gallerie all’interno delle travi, indebolendole, e caduta di polvere legnosa, ma anche da tarli più grandi, che, oltre ai danni citati, generano un rumore continuo e fastidioso.
Qualunque sia il tipo di tarlo che ha attaccato le strutture, è importante intervenire per non indebolire le travi e per risolvere tutti i disagi provocati dall’invasione di questo insetto.
Sul mercato sono presenti diversi metodi per eliminare i tarli da tetti in legno con travi e capriate.
La stessa rete è ormai ricca di consigli e suggerimenti per il più giusto trattamento antitarlo.
Si va da soluzioni fai da te ai metodi professionali. Molto spesso, però, si rischia di spendere soldi inutilmente, senza riuscire a risolvere il problema, se questo non viene correttamente contestualizzato.
Quali trattamenti antitarlo sono davvero risolutivi? Quali eliminano completamente i tarli, senza lasciare residui?
Prima di decidere a quale metodo di disinfestazione tarli affidarsi, è importante analizzare i vari trattamenti, per scegliere con consapevolezza il miglior trattamento antitarlo per le tue travi.
Ecco un’analisi delle soluzioni antitarlo più diffuse.
In particolare, sono esaminati specifici fattori:
- efficacia del trattamento,
- idoneità di applicazione in campo aperto,
- sicurezza per ambiente e persone,
- sicurezza per il legno,
- rispetto delle normative vigenti.

Trattamento antitarlo con aria calda
Il trattamento antitarlo ad aria calda consiste nel riscaldare i soffitti con semplice aria calda, fino al raggiungimento delle temperature idonee all’eliminazione dei tarli.
È un sistema efficace, in quanto elimina i tarli in tutte le forme biologiche (uova, larve, pupe e adulti).
Inoltre, le procedure operative prevedono il trattamento dell’intero soffitto, al fine di garantire il raggiungimento delle uova, invisibili all’occhio umano, che sono state depositate dagli adulti in qualunque anfratto del legno. In questo modo, non viene trascurata alcuna forma biologica di tarlo presente.
La disinfestazione antitarlo con aria calda è adatta per l’applicazione in campo aperto, in quanto non utilizza alcun tipo di veleno o sostanza dannosa, ma solo ed esclusivamente aria calda, che si propaga all’interno delle strutture.
Si tratta, dunque, di una soluzione ecologica, certificata come sicura per l’ambiente e le persone e conforme alle normative vigenti.
Per quanto riguarda la tutela del legno, la disinfestazione tarli con aria calda segue specifiche procedure collaudate, che assicurano di non danneggiare le strutture.
I protocolli operativi, infatti, vengono stabiliti situazione per situazione, proprio a garanzia della sicurezza del sistema sul legno.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul sistema antitarlo ad aria calda »
Trattamento antitarlo Microonde
Il trattamento antitarlo Microonde si basa sul principio di riscaldare le strutture, mediante assorbimento di energia elettromagnetica.
È in grado di colpire tutte le forme vitali dei tarli (uova, larve, pupe e adulti).
Tuttavia, la possibilità di eseguire interventi localizzati nelle sole aree dove si ipotizza la presenza dei tarli, purtroppo non garantisce il raggiungimento di tutte le forme biologiche di tarlo presenti.
Gli adulti già sfarfallati dai fori, infatti, essendo ottimi volatori, depositano le uova, invisibili all’occhio umano, in varie aree del legno. Nelle prime fasi del ciclo di vita del tarlo, il legno non mostra attività esplicita di infestazione, pertanto, permarranno aree già infestate, ma non bonificate.
Tale procedura consente di ottenere un trattamento più economico, ma, in realtà, appena anche le altre travi infestate mostreranno i segni della presenza di tarli, sarà necessario comunque intervenire sull’intero soffitto. Il risparmio iniziale dell’intervento localizzato, dunque, verrà a decadere.
È importante, inoltre, svolgere correttamente la procedura manuale, che prevede lo spostamento del macchinario lungo la trave, per puntare le onde elettromagnetiche porzione per porzione.
Se, durante tale fase, venisse involontariamente tralasciata anche solo una piccola porzione di trave, l’intero trattamento sarebbe reso vano, in quanto le larve contenute in quella porzione di legno proseguirebbero il loro ciclo vitale e continuerebbero a dare seguito all’infestazione.
Le microonde su travi sono sicure per il legno, perché provocano un tipo di riscaldamento che non danneggia le strutture. È importante, però definire correttamente le fasi operative, in quanto il libero irraggiamento delle onde elettromagnetiche non consente il totale controllo dei fenomeni di rifrazione, che avvengono a causa del contatto con metalli visibili o sottotraccia. Pertanto, bisogna valutare se è possibile e come eventualmente procedere negli ambienti abitati e nei casi di trattamenti su soffitti, che presentano abitazioni e/o uffici ai piani superiori.
Se vuoi saperne di più, leggi questo approfondimento sulla disinfestazione microonde su travi »
Trattamenti con gas e fumigazioni
I gas tossici sono efficaci contro tutte le forme biologiche dei tarli (uova, larve, pupe e adulti), e sono capaci di raggiungerle anche negli anfratti più difficili del legno.
Tuttavia, non ne è assolutamente consentito l’uso, in quanto vengono impiegati gas come il bromuro di metile, l’ossido di etilene e l’idrogeno fosforato, che sono stati classificati come altamente tossici e pericolosi per l’uomo e sono ritenuti causa della riduzione dello strato di ozono.
Proprio a causa dell’elevata tossicità di questi gas sull’uomo e della pericolosità dei loro effetti riscontrati sull’ambiente, le normative ne vietano il libero utilizzo. Pertanto, i trattamenti con gas nocivi non sono rispondenti alle normative vigenti e sono vietati dalla legge.
Per approfondire l’argomento, leggi questo articolo sull’uso di gas e fumigazioni come antitarlo »
Trattamenti fai da te con prodotti antitarlo
I trattamenti antitarlo fai da te spesso prevedono l’applicazione di prodotti sul legno in diverse modalità: a pennello, a spruzzo, oppure inserendo il prodotto nei forellini visibili.
Il prodotto antitarlo agisce solo sulle larve o i tarli adulti che si nutrono di porzioni superficiali del legno imbevuto, in quanto, purtroppo, non riesce a penetrare per l’intera sezione della trave. Si rischia, dunque, di trascurare le larve, che si sono spinte fino al duramen, e le uova, che non vengono colpite in alcun modo. Pertanto, tale procedura non garantisce la bonifica totale del legno.
Il prodotto antitarlo è utile quando viene utilizzato a scopo protettivo o preventivo su legni non infestati, in quanto rende lo strato superficiale del legno velenoso. In questo modo, i tarli che proveranno ad attaccarlo non troveranno le condizioni idonee per potersi insediare, e, se proveranno a nutrirsi di quelle porzioni di legno, non saranno in grado di sopravvivere.
Per quanto riguarda il tema della sicurezza dell’ambiente e delle persone, è importante porre attenzione al tipo di prodotto e alle sue componenti.
In commercio, infatti, esistono prodotti chimici con composizioni velenose, che non vanno utilizzati, e prodotti che, invece, presentano una composizione più adatta per tali applicazioni e rispondenti alle normative vigenti. Dunque, è importante controllare sempre le componenti indicate sulle etichette.
Altro aspetto importante da considerare è la sicurezza del legno. Prima di procedere con l’applicazione di un prodotto, è importante stabilire la corretta metodologia di applicazione e verificare la composizione del legno stesso.
Ad esempio, in presenza di particolari vernici, è fondamentale effettuare dei saggi per non rischiare spiacevoli reazioni del legno.
Per tale ragione, è importante che un idoneo prodotto sia applicato da un operatore esperto, che conosce le reazioni del legno e le modalità di applicazione più adatte.
Se vuoi saperne di più, leggi questo approfondimento sui trattamenti con prodotti antitarlo »
Conclusioni
Come abbiamo potuto vedere, vi sono diverse metodologie di disinfestazione da tarli per soffitti con travi e capriate.
Per scegliere il giusto trattamento antitarlo, è, dunque, importante, prima di tutto, stabilire se serve un trattamento curativo o protettivo.
Se non vi sono tracce evidenti di un’infestazione attiva, è sufficiente procedere con un trattamento protettivo.
Se, invece, vi sono segni evidenti di danni provocati dai tarli, è necessario ricorrere a trattamenti curativi e professionali, al fine di colpire correttamente e definitivamente tutte le forme biologiche del tarlo presenti.

Quando un tetto è infestato dai tarli, la strategia più corretta è abbinare un trattamento antitarlo curativo con l’applicazione finale di un preservante per proteggere il legno e prevenire eventuali nuovi attacchi esterni.
Ad esempio, Italsave Antitarlo esegue trattamenti di disinfestazione tarli su soffitti con il sistema ad aria calda, efficace, ecologico e sicuro per il legno. Eliminata l’infestazione attiva, applica un protettivo per il legno.
Se hai bisogno di un supporto professionale per eliminare i tarli dal soffitto in legno, non esitare a contattarci: i nostri tecnici restano a disposizione.